08/06/19

Hirofumi Yoshida - Direttore
Louis Lortie  – Pianoforte

Per finire in “Grande”

Rossini davanti a un ritratto di Mozart scrisse: “Egli fu l’ammirazione della mia giovinezza, la disperazione della mia maturità, e la consolazione della mia vecchiaia”. Si capisce questa frase se si pensa all’apollinea perfezione di due capolavori come l’ouverture dal Così fa tutte e come il Concerto in re minore K466. Entrambe le composizioni risalgono al periodo maturo del Salisburghese ed entrambe furono composte a Vienna. La brillantezza della scrittura, la vivacità dei temi sono qui unite a equilibrio e profondità tipici dell’ultima produzione di Mozart.

Franz Schubert iniziò a comporre la Sinfonia n. 9 in do maggiore D 944 – conosciuta anche come La Grande – nel 1825 e la completò al più tardi nel 1826 e come tanti altri lavori schubertiani, la partitura non ebbe facile fortuna; fu, infatti, rifiutata ben due volte, nel 1826 e nuovamente nel 1828, dall’orchestra viennese cui era stata offerta, perché ritenuta troppo lunga e difficile. Schubert, confrontandosi a distanza con la Nona di Beethoven – scritta nel 1824 e di cui, nel finale della sua sinfonia, compare un’esplicita citazione – prende lo spunto per un’opera monumentale e fiduciosa, in possesso di un respiro che la proietta verso prospettive utopiche e infinite. Sarà Robert Schumann a capirne la portata e a procurarne la prima esecuzione, al Gewandhaus di Lipsia, il 21 marzo 1839, sotto la direzione di Felix Mendelssohn.

  • W. A. Mozart – Ouverture da Così fan tutte

  • W. A. Mozart – Concerto per pianoforte e orchestra K 466

  • F. Schubert – Sinfonia n. 9 in do maggiore Grande

Sabato 8 Giugno 2019 – ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni – Via Dè Monari, 1/2 (Bologna)

Louis Lortie
Louis LortiePianoforte
Per più di tre decenni, il pianista franco-canadese Louis Lortie sì è esibito in tutto il mondo, ottenendo la fama di essere uno degli artisti più versatili al mondo. Riesce infatti ad estendere la sua voce interpretativa a un vasto raggio di repertorio e le sue esibizioni, così come le sue pluripremiate registrazioni, testimoniano la sua notevole poliedricità musicale.
Molto richiesto in tutti e cinque i continenti, Louis Lortie ha instaurato collaborazioni ricorrenti con orchestre quali la BBC Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, l’Orchestre National de France e la Dresden Philharmonic in Europa; la Philadelphia Orchestra, la Dallas Symphony, la San Diego Symphony e la St Louis Symphony negli Stati Uniti. Nel suo paese natale, il Canada, si esibisce regolarmente con le orchestre più rinomate a Toronto, Vancouver, Montreal, Ottawa e Calgary. Altre collaborazioni di rilievo comprendono la Sinfonica di Shanghai, dove è stato artist-in-residence nel 2017-18, la Hong Kong Philharmonic, la National Symphony Orchestra di Taiwan e le Orchestre Sinfoniche di Adelaide e Sydney. Direttori d’orchestra con cui ha collaborato regolarmente sono Yannick Nézet-Séguin, Edward Gardner, Sir Andrew Davis, Jaap Van Zweden, Simone Young, Antoni Wit e Thierry Fischer.
Nel campo dei recital e della musica da camera, Louis Lortie appare in tutte le sale da concerto e festival più prestigiosi del mondo, tra cui la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Parigi, la Carnegie Hall, la Chicago Symphony Hall, la Beethovenfest Bonn ed il Liszt Festival di Raiding. Louis Lortie è co-fondatore e Direttore Artistico del LacMus International Festival on Lake Como oltre che Master in Residence alla Queen Elisabeth Music Chapel di Bruxelles. Insieme alla pianista Hélène Mercier, con la quale ha fondato il Duo Lortie-Mercier, ha potuto focalizzare nuova luce sul repertorio per pianoforte a quattro mani o per due pianoforti, sia nei concerti dal vivo sia con registrazioni di successo.
Molto prolifico anche in campo discografico, nell’arco di trentacinque anni ha effettuato più di quarantacinque registrazioni per Chandos Records, spaziando in un repertorio che va da Mozart a Stravinsky, compresa l’integrale delle Sonate di Beethoven e degli Années de pèlerinage di Liszt, nominata tra le principali dieci registrazioni del 2012 dal New Yorker. Una delle sue incisioni di Chopin (parte di un progetto ancora in compimento di registrare tutta la musica per pianoforte solo di Chopin) è stata nominata tra le Registrazioni dell’Anno nel 2012 dal New York Times. In duo con Hélène Mercier ha registrato il Carnevale degli Animali con Neeme Jarvi e la Filarmonica di Bergen, oltre al Concerto per due pianoforti di Vaughan-Williams e l’opera completa per due pianoforti di Rachmaninov. Progetti discografici per il futuro prevedono opere per pianoforte e orchestra di Saint-Saëns con la BBC Philharmonic e opere per pianoforte di Fauré.
Louis Lortie ha studiato a Montreal con Yvonne Hubert (alunna del leggendario Alfred Cortot), a Vienna con Dieter Weber e, in seguito, con Leon Fleisher. Nel 1984 ha vinto il Primo Premio al Concorso Busoni e, nello stesso anno, si è contraddistinto alla Leeds Competition.
Hirofumi Yoshida
Hirofumi YoshidaDirettore
Nato a Hokkaido, in Giappone, nel 1968 e cresciuto a Funabashi, Hirofumi Yoshida si laurea al Tokyo College of Music, specializzandosi in direzione d’orchestra, pianoforte, contrabbasso e musicologia. Dal 1994 al 1995 Yoshida si trasferisce a Vienna e ottiene il diploma di Master presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst Wien. Nel 1996 ottiene il Master di perfezionamento musicale presso l’Accademia Musicale Chigiana, a Siena, con Yuri Temirkanov e Myung-Whun Chung. Nel 2001 Hirofumi Yoshida passa le selezioni preliminari come candidato asiatico al Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra Maazel/Vilar.
Nel 2002 è il primo direttore d’orchestra a essere insignito del Gotoh Memorial Award, riconoscimento conferito ai giovani talenti più promettenti in ambito artistico in Giappone.

Nel 2005, il Maestro Yoshida debutta in Italia dirigendo Cavalleria rusticana
e Rigoletto in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2007 è impegnato in Pagliacci alle Terme di Caracalla, durante la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2008 il Maestro Yoshida è il primo direttore d’orchestra giapponese a dirigere Aida al Teatro dell’Opera del Cairo, in Egitto. Visto l’enorme successo riscosso, il Teatro ha nuovamente invitato il Maestro nel 2009, questa volta per dirigere Madama Butterfly. Nella stagione del 2008, il Maestro dirige La traviata a Parigi, Le Nozze di Figaro in Giappone e Don Carlos a Hong Kong. Nel 2009 dirige L’elisir d’amore con l’orchestra del Teatro San Carlo di
Napoli. Nel gennaio 2010 il Maestro Yoshida assume la carica di Direttore Musicale del Teatro Sociale di Mantova. Nella stessa stagione, debutta anche al Festival Puccini di Torre del Lago con Turandot, primo direttore d’orchestra giapponese che in tale rassegna dirige un’opera pucciniana.

Nel 2014 Hirofumi Yoshida è nominato Direttore Artistico della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Nel luglio 2015 Hirofumi Yoshida, dopo aver diretto Madama Butterfly al Teatro Comunale di Bologna, viene nominato Direttore Principale Ospite della Fondazione bolognese. Attualmente, il Maestro Yoshida ricopre il ruolo di professore associato della Toho College of Music, in Giappone.

05/11/2018

Il concerto solistico dedicato al violino fu concepito da Pëtr Il’ič Čajkovskij alla fine di uno dei periodi più fecondi della creatività del compositore; egli, infatti, non ancora quarantenne, aveva concluso, nell’arco di un triennio, il Concerto per pianoforte in si bemolle minore, il balletto Il lago dei cigni, la Quarta Sinfonia e l’opera Evgenij Onegin.

11/12/2018

Edvard Grieg contribuì in modo essenziale alla conoscenza e alla diffusione, in Europa, della musica popolare norvegese; egli fu esponente di spicco delle cosiddette Scuole nazionali che, nella seconda metà dell’Ottocento, costituirono l’elemento di novità principale della musica europea.

13/01/2019

Secondo il grande musicologo Alfred Einstein, il fatto che nella musica di Mendelssohn appaia frequentemente, nei movimenti allegri, l'indicazione “con fuoco”, oppure “appassionato” individua senz’altro un preciso gusto romantico;

18/02/2019

La vicenda di Coriolano, narrata da Plutarco nelle Vite parallele, aveva già ispirato, fra le altre, l'omonima tragedia di Shakespeare, autore carissimo a Beethoven.

25/03/2019

Nonostante Pëtr Il'ič Čajkovskij fosse un ottimo pianista, il pianoforte non fu mai al centro dei suoi interessi di compositore. Il concerto in si bemolle minore resta, dunque, l'unico lavoro pianistico entrato a far parte stabilmente dei capolavori del musicista russo;

15/04/2019

Omaggio a Gioachino Rossini Il giovane talento rossiniano si espresse già nel 1804 nelle Sonate a quattro: in tutto e per tutto dei quartetti per archi, seppure dall’organico insolito con un contrabbasso al posto della viola, furono composte per la comitiva di amici guidata proprio dal contrabbassista Triossi. 

13/05/2019

Nel 1924 il giovane George Gershwin propose un brano stupefacente, osteggiato in pari misura col successo crescente che il pubblico gli decretava. Questo perché, per la prima volta, un musicista, proveniente dal mondo extra-colto, proponeva una composizione in cui si combinavano la tradizione classica e la musica jazz, ma anche il blues. Insomma, questo brano è una vera e propria commistione di generi (musica colta e musica di consumo) e culture (bianca e nera).

08/06/2019

Rossini davanti a un ritratto di Mozart scrisse: “Egli fu l'ammirazione della mia giovinezza, la disperazione della mia maturità, e la consolazione della mia vecchiaia”.

2018-09-13T10:32:31+02:00
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