17/04/23

Roberto Abbado - Direttore
Nicole Wacker - Soprano
Sandro Lombardi - Voce Recitante

Quella volta in cui Mendelssohn suonò Bach per Goethe

In una lettera del 6 novembre 1821, il dodicenne Felix Mendelssohn scrisse ai genitori: «Ascoltatemi tutti e prestate ben attenzione: domenica ho visto Goethe, il sole di Weimar! Ho suonato davanti a Goethe due fughe di Bach e improvvisazioni per ore». A due poesie dello stesso Goethe è ispirata l’ouverture da concerto Meeresstille und glückliche Fahrt, composta dal giovane Mendelssohn nel 1828 ed eseguita privatamente il 7 settembre dello stesso anno, salvo subire una revisione per la prima esecuzione pubblica, il 1 dicembre 1832.

Fu nei primi anni Trenta dell’Ottocento, che Robert Schumann, ancora ventenne, si avvicinò alla materia sinfonica senza, tuttavia, ricavare qualcosa di organico da questo studio, che era incentrato su molte composizioni di Beethoven. Il risultato non andò oltre alcuni schizzi per un’opera basata sull’Amleto di Shakespeare, rimasta allo stato di progetto; questo materiale, rielaborato, formò poi i due movimenti di una Sinfonia incompiuta, intitolata Zwickau dal nome della città natale del compositore, chiaramente influenzata dal sinfonismo beethoveniano.

Quando nel 1809, i teatri imperiali di Vienna progettarono di mettere in scena il Guglielmo Tell di Schiller e l’Egmont di Goethe, per Beethoven fu una delusione: a lui venne infatti affidata la composizione delle musiche di scena per la tragedia di Goethe, invece di quelle per il dramma schilleriano, da lui preferito, messo poi in musica da un certo Vojtěch Jírovec, compositore boemo ormai del tutto dimenticato. Tuttavia, letto il testo di Goethe, l’atteggiamento di Beethoven verso questa commissione cambiò radicalmente, come scrisse in una lettera a Bettina Brentano del 10 giugno 1811: «Io mi propongo di scrivere ancora a lui [Goethe] su Egmont che io ho messo in musica soltanto per amore delle sue poesie che mi diedero tanta gioia».

  • F. Mendelssohn Bartholdy – Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice). Ouverture da concerto in re maggiore per orchestra, op. 27

  • R. Schumann – Sinfonia in sol minore, WoO 29 Zwickau

  • L. van Beethoven – Egmont, musiche di scena per la tragedia di J.W. Goethe op.84

Lunedì 17 aprile 2023 , ore 20:30
Teatro Auditorium Manzoni – Via Dè Monari, 1/2 (Bologna)

Roberto Abbado
Roberto AbbadoDirettore
Insignito del prestigioso “Premio Abbiati” dall’Associazione Critici Musicali Italiani, “per la compiuta maturità interpretativa, l’ampiezza e la curiosità del repertorio nel quale ha offerto esiti rimarchevoli attraverso un’intensa attività stagionale”, Roberto Abbado è attualmente Direttore Musicale del Festival Verdi di Parma e dalla Stagione 2022/23 Direttore Artistico della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Ha studiato direzione d’orchestra con Franco Ferrara al Teatro La Fenice di Venezia e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, dove è stato invitato – unico studente nella storia dell’Accademia – a dirigere l’Orchestra di Santa Cecilia. Ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti nel 1991 a New York, sul podio dell’Orchestra di St. Luke’s. Da allora è tornato regolarmente negli Stati Uniti a dirigere le orchestre sinfoniche di Boston, Philadelphia, Chicago, Cleveland, Dallas, San Francisco, nonché la Los Angeles Philharmonic, la Saint Paul Chamber Orchestra – di cui è uno degli “Artistic Partners” – collaborando con solisti come Yo-Yo Ma, Midori, Nigel Kennedy, Gil Shaham, Joshua Bell, Hilary Hahn, Vadim Repin, Sarah Chang, Yefim Bronfman, Mitsuko Uchida, Alfred Brendel, Radu Lupu, André Watts, Andras Schiff, Lang-Lang e Katia e Marielle Labèque.

È stato Direttore Musicale della Münchner Rundfunkorchester dal 1991 al 1998, e al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia dal 2015 al 2019. Ha lavorato, fra le altre, con la Concertgebouworkest di Amsterdam, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre national de France, l’Orchestre de Paris, la Staatskapelle Dresden, la Gewandhausorchester e la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, la Sveriges Radios Symfoniorkester di Stoccolma, l’Orchestra Filarmonica di Israele, l’Orchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Atlanta Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la New World Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Malaysian Philharmonic Orchestra, la Taipei Symphony Orchestra e l’Orquesta Sinfónica de Madrid.

Roberto Abbado ha diretto numerose prime mondiali e nuove produzioni di opere liriche, tra le quali si ricordano Fedora ed Ernani al Metropolitan di New York; I vespri siciliani alla Wiener Staatsoper; La Gioconda, Lucia di Lammermoor, La donna del lago e la prima assoluta di Teneke di Fabio Vacchi alla Scala; L’amour des trois oranges, Aida e La traviata alla Bayerische Staatsoper; Le comte Ory, Attila, I Lombardi alla prima crociata, Il barbiere di Siviglia, Phaedra di Henze – in prima italiana – e Anna Bolena al Maggio Musicale Fiorentino; Don Giovanni alla Deutsche Oper Berlin; Simon Boccanegra e La clemenza di Tito al Regio di Torino; La donna del lago all’Opéra Garnier di Parigi; Ermione, Zelmira e Mosè in Egitto al Rossini Opera Festival; la prima italiana di Der Vampyr di Marschner al Comunale di Bologna, la prima mondiale di Arianna, Fedra e Didone al Festival di Spoleto, Le trouvère e Luisa Miller al Festival Verdi.

(foto: Miro Zagnoli)

Sandro Lombardi
Sandro LombardiVoce Recitante
Attore, drammaturgo e scrittore, Sandro Lombardi è nato ad Arezzo il 30 settembre 1951. In quella città si è diplomato nel 1970 presso il Liceo-Ginnasio Francesco Petrarca. Ha proseguito gli studi a Firenze, laureandovisi nel 1977 in Storia dell’Arte, con una ricerca sul pittore francese del XV° secolo, Jean Fouquet, in seguito pubblicata da Salimbeni Editore nel 1983.
La sua formazione teatrale inizia insieme a Federico Tiezzi a Parigi nell’estate del 1970, quando segue per alcune settimane il lavoro della sezione francese della compagnia di Peter Schumann, il «Bread and Puppet Theatre». Nel 1974 segue a Roma l’allestimento di uno spettacolo di Robert Wilson, cui prende anche parte come attore. Nello stesso anno è a Carpignano Salentino per un seminario condotto da Eugenio Barba. L’anno successivo partecipa ai laboratori condotti a Venezia, per la Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi, da Jerzy Grotowski e dai suoi collaboratori. Ritiene di aver appreso cose importanti in occasione di incontri brevi ma intensi con Luigi Dallapiccola, Orazio Costa, Federico Fellini, Luca Ronconi.
La vicenda teatrale di Sandro Lombardi coincide con quella della compagnia da lui fondata, insieme a Federico Tiezzi e Marion D’Amburgo, nei primi anni Settanta a Firenze. Riuniti sotto il nome «Il Carrozzone», Lombardi e i suoi compagni debuttano nel 1972 a Firenze con La donna stanca incontra il sole. Invitato a Salerno per il I° Festival delle Nuove Tendenze, 1973, quello spettacolo, dalla forte matrice figurativa, permette al gruppo di affermarsi come una delle esperienze di punta dell’allora nascente «Teatro Immagine». Attraverso i decenni, la compagnia ha attraversato fasi stilistiche assai differenziate, restando fedele a se stessa e di primo piano nel panorama italiano ed europeo.
Sempre diretto da Tiezzi, Sandro Lombardi ha interpretato testi di Aristofane, Samuel Beckett, Thomas Bernhard, Bertolt Brecht, Anton Cechov, Gabriele D’Annunzio, Mario Luzi, Alessandro Manzoni, Heiner Müller, Pier Paolo Pasolini, Luigi Pirandello, Marcel Proust, Arthur Schnitzler. Di grande rilievo i suoi spettacoli da Giovanni Testori, che hanno rivoluzionato l’immagine dello scrittore lombardo.
Per quattro volte, tra 1988 e 2002, Lombardi ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile dell’anno.
Nel 1997 ha recitato al Teatro alla Scala il Cantico delle creature di San Francesco, nel corso del Concerto di Natale diretto da Riccardo Muti. Nel 1999 ha interpretato le meditazioni sulla Via Crucis di Mario Luzi al Colosseo, durante la cerimonia presieduta da Giovanni Paolo II.
Ha inciso su cd le Poesie di Pasolini e l’Inferno di Dante (Garzanti); quattro monologhi testoriani (Il teatro di Giovanni Testori negli spettacoli di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Edizioni Eri); e Destinatario sconosciuto di Kathrine Kressmann Taylor (Edizioni Full Color Sound). I suoi ultimi audio-libro sono una Shakespeariana edita da Quondam (Bologna), e Orlando di Virginia Woolf e La prigioniera di Marcel Proust, editi da Emons (Roma).
Ha pubblicato presso Garzanti Gli anni felici, romanzo di formazione, vincitore del Premio Bagutta Opera prima 2004. Tra 2006 e 2007 ha fatto parte della giuria del Premio Napoli. È membro dell’Associazione Giovanni Testori (Milano) e della Società Dantesca (Firenze). Ha vinto l’edizione 2011 del Premio Carlo Betocchi.
Nel 2009 Feltrinelli ha pubblicato il suo primo romanzo, Le mani sull’amore. Ha curato per Zanichelli, insieme a Fabrizio Sinisi, la sezione Teatro dell’antologia letteraria per le scuole medie superiori Testi e Immaginazione, 2014.
Recenti le pubblicazioni di Queste assolate tenebre, Lindau, 2015, una sorta di racconto autobiografico della sua amicizia con Mario Luzi, e di Puro teatro. Scritti, lettere e incontri fra scena, letteratura, politica e storia dell’arte (1990-2015), Cuepress, Imola, 2016

(foto Luca Manfrini)

Nicole Wacker
Nicole WackerSoprano
Nicole Wacker fa parte del biennio di perfezionamento per cantanti lirici all’Accademia Teatro alla Scala (2021-2023). Il soprano svizzero debutta nel febbraio 2022 al Teatro alla Scala nella produzione di “Thaïs” (ruolo di Charmeuse). Altre produzioni al teatro alla Scala di cui è stata coinvolta sono: “La Cenerentola per i bambini” (ruolo di Clorinda), “Il piccolo principe” (prima assoluta di una opera scritta da Pierangelo Valtinoni, ruoli di Madre, Rosa e Vanitosa), “Lucia di Lammermoor” (cover di Lucia) e vari concerti dell’accademia. Nell’Agosto 2022 debutta ai Bregenzer Festspiele nel ruolo titolare di “Armida” (Joseph Haydn). Al festival Donizetti Opera 2022 debutta nella opera “Chiara e Serafina” nel ruolo di Serafina. Debutta col maestro Abbado al Teatro lirico di Milano con la Quarta di Mahler nel 2022. A Gennaio 2023 Wacker è vincitrice del concorso AsLiCo e premiata con il ruolo “Regina della notte” nella produzione di “Zauberflöte” (Opera Lombardia). Attualmente studia con Luciana D’Intino, Vincenzo Scalera, Michele D’Elia e tanti altri. Si laurea nel 2021 alla Hochschule der Künste di Berna col maestro Christian Hilz.

(foto: @Leonardo Visentini Copyright Accademia Scala)

I  nostri sponsor
Creative Partner
2023-04-17T15:12:11+02:00
Torna in cima