il confronto con la storia, in musica
Nel suo Concerto in la minore, Robert Schumann cercò di fondere in una singola opera tutte le idee e le possibilità espressive che lo atterrivano nella creazione di un lavoro di grandi proporzioni, costretto al confronto con la tradizione classica. Schumann, però, non voleva limitarsi a proseguire quella tradizione, ma desiderava superarla e trascenderla, fidando in una immaginazione priva di limiti dati. A proposito di un concerto di Mendelssohn, Schumann aveva scritto: «Dobbiamo aspettare di buon grado il genio che ci mostri in modo brillante come si possa unire l’orchestra al pianoforte», constatando, così, il fallimento dei concerti tradizionali in questa ricerca. Sarebbe riuscito lui in questo, con la scrittura pianistica del suo Concerto, che si fa carico del dialogo con l’orchestra, imponendo a se stessa un limite, nello spirito di una felice, reciproca libertà.
La Sinfonia “Scozzese” di Mendelssohn fu completata nel 1842, costituendo l’ultimo lavoro sinfonico dell’autore, nonostante nel suo nel catalogo sia seguita dalla Sinfonia n. 4 “Italiana” del 1833 e dalla Sinfonia n. 5 ‘’Riforma’’, che risale addirittura al 1830. L’idea embrionale giunse a Mendelssohn da un viaggio in Scozia intrapreso nel 1829 in compagnia dell’amico di famiglia Carl Klingemann: a Edimburgo il compositore rimase impressionato dall’Holyrood Palace e dai luoghi storici legati a Maria Stuarda («Oggi, in questa antica cappella, credo di avere trovato l’inizio della Sinfonia Scozzese», scrisse alla sua famiglia). Passarono poi più di dieci anni prima che le idee germinali, gli spunti e l’ispirazione si sviluppassero e concretizzassero e quel materiale musicale fu ripreso solamente nel 1841, in un periodo di intensa attività creativa. Una volta terminata, la “Scozzese” fu dedicata alla regina Vittoria ed eseguita per la prima volta a Lipsia il 3 marzo del 1842.
R. Schumann – Concerto per pianoforte e orchestra in la minore, op. 54
F. Mendelssohn – Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 ‘’Scozzese’’
Lunedì 17 ottobre 2022 , ore 20:30
Teatro Auditorium Manzoni – Via Dè Monari, 1/2 (Bologna)
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