23/10/23

James Feddeck - Direttore
Daniel Lozakovich - Violino

Tardo Romanticismo in musica

Il Concerto per violino in sol minore è uno dei più famosi dell’Ottocento, oltre ad essere il primo grande lavoro orchestrale pubblicato da Max Bruch, un musicista dalla lunga carriera , seppure non brillantissima, tanto che nel 1920, quando morì quasi ottantatreenne, in molti credevano fosse morto da tempo, come scrisse perfidamente il musicologo inglese Donald E. Tovey. La composizione del Concerto si protrasse per un tempo singolarmente lungo in quanto, dopo i primi abbozzi del 1857, esso fu completato solo nel 1866, salvo essere ritirato dopo la prima esecuzione a Coblenza, il 24 aprile 1866 e venire sottoposto a un’attenta revisione per la quale Bruch chiese l’aiuto di altri compositori e violinisti. Tra questi, il celeberrimo Joseph Joachim – collaboratore e amico anche di Johannes Brahms – al quale fu dedicata la versione finale del 1868, che lo stesso Joachim eseguì come solista a Colonia il 7 gennaio dello stesso anno.

La Seconda Sinfonia di Anton Bruckner, la più immediata e per certi aspetti la più profetica delle sue prime sinfonie, fu iniziata nell’autunno del 1871, poco dopo il quarantasettesimo compleanno del compositore, che aveva passato l’agosto di quell’anno a Londra, festeggiato calorosamente per le sue sbalorditive improvvisazioni sull’organo della nuova Royal Albert Hall. E infatti, proprio le sue qualità di eccellente organista, conosciuto in tutta Europa, misero a lungo in secondo piano il suo lavoro di compositore, anche per l’ostilità che la fazione bramhsiana, a partire dal musicologo austriaco Eduard Hanslick, gli riservò a Vienna. Nonostante ciò, la Seconda Sinfonia è intrisa di melodiosa serenità e ricca di temi capaci di fiorire attraverso il ritmo, l’armonia e la lunghezza variabile delle frasi che contribuiscono, in modo tipicamente bruckneriano, a uno sviluppo esteso e appassionante.

  • M. Bruch – Concerto per violino e orchestra in sol minore n. 1, op.26

  • A. Bruckner – Sinfonia n. 2 in do minore

Lunedì 23 ottobre 2023 , ore 20:30
Teatro Auditorium Manzoni – Via Dè Monari, 1/2 (Bologna)

James Feddeck
James FeddeckDirettore
James Feddeck, osannato dal Chicago Tribune come un “talentuoso direttore di cui si parlerà per molto”, è il Direttore Principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Oltre agli impegni orchestrali e lirici milanesi, nella stagione 2022/2023 è atteso da nuovi appuntamenti con l’Orchestra Nazionale del Belgio, l’Orchestre National de Lille e la Residentie Orkest, oltre che dai debutti con la BBC National Orchestra of Wales e l’Orchestra Sinfonica di Hiroshima.
Nato a New York, James Feddeck ha al suo attivo numerose apparizioni con orchestre nordamericane, fra cui la Cleveland Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la San Francisco Symphony Orchestra, la Dallas Symphony Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra e l’Oregon Symphony Orchestra. Ha anche diretto molte delle principali orchestre europee, fra cui l’Orchestre National de France, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Royal Scottish National Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic Orchestra, la Filarmonica di Varsavia, la Staatskapelle di Weimar, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, la Sinfonica di Barcellona, la Filarmonica di Stoccolma, la Filarmonica di Helsinki e la Hallé Orchestra. È stato poi protagonista di apparizioni di successo in Australasia con la New Zealand Symphony Orchestra e la Philharmonia di Auckland.
James Feddeck si è esibito con molti dei più importanti solisti del mondo, fra cui Pierre-Laurent Aimard, Rudolf Buchbinder, Gautier Capuçon, Ellinor D’Melon, James Ehnes, Martin Frost, Marc-Andre Hamelin, Gary Hoffmann, Steven Isserlis, Vadym Kholodenko, Yo-Yo Ma, Truls Mørk, Midori, Daniel Müller-Schott, Javier Perianes, Fazıl Say e Arabella Steinbacher.
La sua discografia include registrazioni di opere di Georg Schumann realizzate con la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, (2017) e musiche di Terry Riley e Dane Rudhyar con la Cleveland Orchestra ed il Calder Quartet (2022).
James Feddeck ha studiato al Conservatorio di Musica di Oberlin ed è stato Direttore Assistente della Cleveland Orchestra. È stato vincitore del Solti Conducting Award e dell’Aspen Conducting Prize.

(foto: Terry Johnston)

Daniel Lozakovich
Daniel Lozakovich Violino
Daniel Lozakovich, la cui maestosa musicalità lascia incantati sia la critica sia il pubblico, è nato a Stoccolma nel 2001 e ha iniziato a suonare il violino all’età di sette anni. Ha debuttato da solista due anni dopo con i Virtuosi di Mosca e Vladimir Teodorovič Spivakov. Daniel Lozakovich si esibisce regolarmente con rinomati ensemble quali l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Swedish Radio Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orquestra Gulbenkian e i Münchner Philharmoniker. Collabora con eminenti direttori d’orchestra tra cui Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Valery Gergiev, Neeme Järvi, Cristian Măcelaru, Klaus Mäkelä, Andris Nelsons, Vasily Petrenko, Lahav Shani, Tugan Sokhiev, Esa-Pekka Salonen, Nathalie Stutzmann, Krzysztof Urbański e Lorenzo Viotti.

Daniel Lozakovich apre la stagione con il suo debutto ai BBC Proms, interpretando Brahms con la BBC Symphony Orchestra. È “Artist in Residence” della stagione con l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, eseguendo concerti e recital per tutta la stagione. Altri appuntamenti includono la Filarmonica di Oslo diretta da Klaus Mäkelä, la Filarmonica Reale di Stoccolma, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre Philharmonique de Luxembourg e una tournée con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Estone. Nel corso di questa stagione debutterà con la Filarmonica della Scala, collaborando per la prima volta con Riccardo Chailly. Apparirà inoltre con la Singapore Symphony Orchestra e debutterà in Corea del Sud, sia in recital sia in concerto con la Seoul Philharmonic Orchestra.
Daniel Lozakovich ha intrapreso tournée in Giappone e in Asia con Valery Gergiev e la hr-Sinfonieorchester diretta da Andrés Orozco-Estrada. Nella primavera del 2022 ha debuttato con la Chicago Symphony Orchestra, la Pittsburgh Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra e la London Philharmonic Orchestra.

Ricercato musicista, Daniel Lozakovich ha recentemente debuttato in recital al Concertgebouw; è poi apparso al Théâtre des Champs-Élysées, alla Fondation Louis Vuitton, alla Tonhalle di Zurigo, alla Victoria Hall di Ginevra, al Conservatorio G. Verdi di Milano e al Teatro Mariinsky. In tournée è apparso all’Elbphilharmonie di Amburgo, al Concertgebouw di Amsterdam e alla Konzerthaus di Vienna. Daniel Lozakovich partecipa regolarmente a festival musicali internazionali, tra cui il Festival di Verbier, il Sommets Musicaux de Gstaad, il Festival di Rotterdam, il White Nights Festival di San Pietroburgo, il Moscow Easter Festival, lo Tsinandali Festival, il Festival de Pâques – Aix-en-Provence, lo Schleswig-Holstein Musik Festival, il Tanglewood Music Festival, il Blossom Music Festival e il Pacific Music Festival. Daniel Lozakovich gode di collaborazioni con artisti del calibro di Ivry Gitlis, Emanuel Ax, Renaud Capuçon, Shlomo Mintz, Mikhail Pletnev, Denis Matsuev, Khatia Buniatishvili, George Li, Seong-Jin Cho, Martin Fröst e Maxim Vengerov.
All’età di 15 anni, Daniel Lozakovich ha firmato un contratto di esclusiva discografica con Deutsche Grammophon, mentre nel 2018 ha pubblicato il suo album di debutto con i Concerti per violino e la Partita n. 2 di Bach. L’album ha raggiunto il primo posto nella categoria musicale delle classifiche francesi di Amazon e delle classifiche delle registrazioni di musica classica in Germania. “None but the lonely heart”, il secondo album di Daniel Lozakovich, è stato pubblicato nel 2019. Dedicato a Tchaikovsky, questo disco include il Concerto per violino ed è stato registrato dal vivo con la Filarmonica Nazionale Russa e Vladimir Spivakov. Il terzo album di Daniel Lozakovich, pubblicato nel 2020, è incentrato sul Concerto per violino di Beethoven, registrato dal vivo con i Münchner Philharmoniker, insieme al M° Valery Gergiev, e pubblicato come album audio ed e-video, nel 250° anniversario dalla nascita di Beethoven. Un progetto incredibilmente significativo per Daniel Lozakovich, che considera questo Concerto uno dei più grandi brani mai scritti; l’album ha raggiunto i primi posti nelle classifiche streaming su Spotify e Tidal.

Daniel Lozakovich ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Primo Premio al Concorso internazionale di violino Vladimir Spivakov nel 2016 e il Premio “Giovane artista dell’anno 2017” al Festival delle Nazioni, il Premio Batuta in Messico e il Premio Excelentia sotto la presidenza onoraria di Regina Sofia di Spagna.
Daniel Lozakovich ha studiato alla Hochschule für Musik di Karlsruhe con il professor Josef Rissin dal 2012 e con Eduard Wulfson a Ginevra dal 2015.
Daniel Lozakovich suona lo Stradivari “ex barone Rothschild”, su gentile concessione, per conto del proprietario, di Reuning & Son, Boston ed Eduard Wulfson; suona inoltre lo Stradivari Le Reynier (1727), generosamente prestato da LVMH / MOET HENNESSY. LOUIS VUITTON.

(foto: Efimov Deutsche Grommophon)

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2023-04-17T16:14:33+02:00
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