25/03/19

Roberto Abbado - Direttore
Alexander Malofeev  – Pianoforte

Russi da esposizione

Nonostante Pëtr Il’ič Čajkovskij fosse un ottimo pianista, il pianoforte non fu mai al centro dei suoi interessi di compositore. Il concerto in si bemolle minore resta, dunque, l’unico lavoro pianistico entrato a far parte stabilmente dei capolavori del musicista russo; non solo, esso ha assunto nell’immaginario popolare i tratti del “tipico” concerto romantico, divenendo rappresentativo di uno stile caratterizzato da grande espressività e da forte impatto emotivo. Il virtuosismo strumentale, a volte brillante, a volte drammatico, lo rende erede, a pieno titolo, del pianismo di Franz Liszt.

Quadri di un’esposizione – composizione originariamente concepita per pianoforte – rappresenta un percorso ideale in cui si alternano pagine didascaliche e descrittive (quadri) con brevi momenti musicali che indicano lo spostamento del visitatore da una sala all’altra (Promenade). In realtà, l’autore utilizza impressioni iconografiche per creare con forza visionaria alcuni quadri musicali autonomi, a loro volta espressione di determinati modelli: il gusto per le scene popolari, il mondo della fiaba e dell’infanzia, il senso del grottesco, e quello del macabro, la concezione mitica della storia e della tradizione russa. Nel 1922, Maurice Ravel trascrisse con immenso successo l’opera di Musorgskij per farne una versione orchestrale, riuscendo a rispettare fedelmente spirito e testo dell’originale, tanto da diventare un vero classico.

  • M. Musorgskij – Preludio da Kovanshcina

  • P. I. Čajkovskij – Concerto in si bemolle minore per pianoforte e orchestra, op. 23

  • M. Musorgskij – Quadri di un’esposizione

Lunedì 25 Marzo 2019, ore 20:30
Teatro Auditorium Manzoni – Via Dè Monari, 1/2 (Bologna)

Biglietti

(Foto: ©Marco Caselli Nirmal)

Alexander Malofeev
Alexander MalofeevPianoforte
Alexander Malofeev è un giovane pianista russo che è riuscito a farsi conoscere grazie alla sua straordinaria apparizione nel 2014 al Concorso Čajkovskij, dove ha ottenuto il Primo Premio. Nel 2016 ha vinto il Grand Prix al Concorso Internazionale per Giovani Pianisti Grand Piano. Nell’aprile 2017, in occasione dei concerti inaugurali del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, ha ricevuto il premio Giovane talento musicale dell’anno 2017.
Alexander Malofeev è nato a Mosca nell’ottobre del 2001. Attualmente studia all’Istituto per Giovani Musicisti ‘Gnessin’ di Mosca sotto la guida di Elena Berezkina.
Appena diciassettenne, si è già esibito su palcoscenici prestigiosi, tra cui il Teatro Bolshoi, il Conservatorio Čajkovskij di Mosca, il Moscow International Performing Arts Center di Mosca, il Teatro Mariinsky a San Pietroburgo, il Palazzo del Cremlino a Mosca, il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano, la Philharmonie di Parigi, il Queensland Performing Arts Centre in Australia, il Bunka Kaikan di Tokyo, lo Shanghai Oriental Art Center, il Centro Nazionale di Arti Figurative in Cina, il Kaufman Music Center e la Sede dell’UNESCO a Parigi. Ha tenuto recital in Russia. Azerbaijan, Finlandia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Spagna, Italia, Portogallo, Israele, Cina, Giappone, Australia e Stati Uniti.
Alexander Malofeev si è esibito con numerose orchestre prestigiose, tra cui l’Orchestra Mariinsky, l’Orchestra Filarmonica della Scala, la Russian National Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Čajkovskij, l’Orchestra da Camera di Stato I Virtuosi di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale di Russia e l’Orchestra da Camera del Festival di Verbier, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI e ha collaborato con direttori del calibro di Valery Gergiev, Vladimir Spivakov, Alexander Sladkovsky, Kazuki Yamada, Gábor Takács-Nagy e molti altri.
Nel luglio del 2016 l’etichetta Master Performers ha pubblicato il primo DVD di Alexander Malofeev.
Alexander Malofeev ha ottenuto importanti riconoscimenti in diversi concorsi sia in Russia sia a livello internazionale. Si è inoltre esibito per importanti Festival, quali il Festival de la Roque d’Anthéron, il Festival Chopin (Francia), il Mikkeli Music Festival (Finlandia) organizzato da Valery Gergiev, il Mariinsky International Piano Festival di San Pietroburgo, il Festival Denis Matsuev and friends, il Festival Internazionale Mstislav Rostropovich (Mosca, Baku, Orenburg), le Master Pianists Series del Concertgebouw di Amsterdam, il Festival Internazionale Stars of the White Nights di San Pietroburgo, il Festival Internazionale Moscow Meets Friends organizzato da Vladimir Spivakov, il Festival Invernale Internazionale Arts Square diretto da Yuri Temirkanov, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e molti altri.
E’ titolare di borse di studio su gentile concessione della Vladimir Spivakov International Charity Foundation, della Fondazione New Names e della Fondazione Mstislav Rostropovich.
Roberto Abbado
Roberto AbbadoDirettore
Insignito del prestigioso Premio Abbiati, Direttore Musicale del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia e del Festival Verdi di Parma, ha studiato direzione con Franco Ferrara al Teatro La Fenice e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Direttore Musicale della Münchner Rundfunkorchester dal 1991 al 1998, ha diretto, fra le altre, Concertgebouworkest, Wiener Symphoniker, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Staatskapelle Dresden, Gewandhausorchester, NDR Sinfonieorchester, l’Israel Philharmonic, Orchestra di Santa Cecilia e del Comunale di Bologna, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Filarmonica della Scala, MDR Leipzig, Malaysian Philharmonic, le orchestre di Boston, Philadelphia, Chicago, San Francisco, la New World Symphony, Los Angeles Philharmonic e la Saint Paul Chamber Orchestra.
Ha diretto numerose prime mondiali e nuove produzioni, quali Fedora ed Ernani (MET); I vespri siciliani (Wiener Staatsoper); alla Scala La Gioconda, Lucia di Lammermoor, La donna del lago e Teneke di Vacchi (prima assoluta); L’amour des trois oranges, Aida e La traviata (Bayerische Staatsoper); Le comte Ory, Attila, I Lombardi alla prima crociata, Phaedra di Henze (prima italiana) e Anna Bolena (Firenze); Don Giovanni (Deutsche Oper Berlin); Simon Boccanegra e La clemenza di Tito (Torino); La donna del lago (Opéra Garnier); Ermione, Zelmira e Mosè in Egitto (ROF); Der Vampyr a Bologna.
Più recentemente: A Midsummer Night’s Dream, I vespri siciliani, Tancredi e La damnation de Faust a Valencia; Benvenuto Cellini, Andrea Chénier e I masnadieri all’Opera di Roma; Norma a Madrid; La traviata a Shanghai; Le siège de Corinthe a Pesaro; Lucia di Lammermoor a Parigi e a New York; Don Pasquale a Bilbao.
Tra le registrazioni più apprezzate: I Capuleti e i Montecchi, Tancredi, Don Pasquale, Turandot, Verismo Arias, L’amour e Arias for Rubini con Juan Diego Flórez (Decca); Bel Canto, Revive – entrambe con Elīna Garanča – per Deutsche Grammophon, e i DVD di Fedora, Ermione, Zelmira, Mosè in Egitto e del concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia (2008).
In ambito sinfonico dal 2015 ha diretto le orchestre di San Francisco, Dallas e Atlanta, del Minnesota, la New World Symphony, la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la Saint Paul Chamber Orchestra, la Malaysian Philharmonic e l’Orquesta Sinfónica de Madrid.
(Ph. Yasuko_Kageyama)
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2018-11-29T11:29:21+01:00
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