20/06/2021
Marta Gardolińska - Mark Bouchkov
Marta Gardolińska - Mark Bouchkov
Henrik Nánási - Julian Rachlin
Che tipo di scarpe sono quelle rappresentate da Van Gogh? Scarpe da lavoro, probabilmente. Che cosa è il lavoro? Quale è il lavoro delle scienze umane e della filosofia? Van Gogh espresse il desiderio che la sua pittura potesse essere come musica; in un altro momento paragonò le pennellate a parole. Musica / parole / pittura. E’ nell’intreccio di questi linguaggi che proviamo a cercare una risposta alle nostre domande.
Morti avvolte nel mistero, improvvise, violente. Nemmeno la musica, elemento incorporeo che avvicina l’uomo all’essenza divina, risparmia i suoi ministri rendendo immortale ma sempre necessaria la loro dipartita e mette in scena storie drammatiche, fantastiche e talvolta addirittura comiche, che danno vita ad uno spettacolo in cui i musicisti stessi sembrano essere gli attori.
Se a Roma Respighi trovò l’ispirazione per comporre quei poemi sinfonici che gli daranno popolarità mondiale, è negli anni di formazione vissuti a Bologna, tuttavia, che la sua personalità si sviluppa e si evolve in un mondo artistico che soprattutto nella seconda metà del Novecento si dimostra come uno dei più innovativi e avanzati nell’intero panorama musicale italiano
Con Eschilo, Sofocle, Euripide, Lope de Vega, Racine, Goethe e Alfieri senza dubbio William Shakespeare è il massimo drammaturgo della civiltà occidentale (in una selezione ulteriore forse pari solo al secondo). Ed è un artista di teatro e di penna fra l’altro frequentemente e felicemente compromesso con la musica, su tutti i versanti possibili...
Il Finale della Quarta Sinfonia si apre con una festa quasi violenta nella sua ricca energia. Lo spirito inesorabile del Fato che dominava nel primo movimento sembrerebbe lontano. Ma al riapparire della malinconia, dell'inanità del nostro stesso essere, tali sentimenti si ripresentano più dolorosi proprio perché vissuti nel disinteresse circostante e nel generale spirito di allegria.
Il terzo tempo non esprime sensazioni definite, è piuttosto una successione di capricciosi arabeschi, quelle immagini inafferrabili che passano nella fantasia quando si è bevuto del vino e si avvertono i primi segni dell'ebbrezza. L'anima non è né gaia né triste.
Il secondo movimento si apre con un nostalgico tema che ci immerge in un'atmosfera espressiva tipicamente slava. Sembra prenderci quel sentimento di mestizia serale così ben espresso nel Purgatorio di Dante.
In una lettera a Nadežda von Meck, sua grande mecenate e dedicataria della Quarta Sinfonia, Caikovskij scrisse nel febbraio del1878, descrivendo il programma del primo movimento dell’opera.