L’autografo dell’Ottava Sinfonia, datato 30 ottobre 1822, fu in silenzioso possesso dell’amico Anselm Hüttenbrenner per più di quarant’anni, fino al 17 dicembre 1865, quando la Società viennese degli Amici della Musica organizzò una serata davvero speciale: veniva, infatti, presentata come una novità proprio questa sinfonia di Schubert, sino allora rimasta ineseguita, e detta l’Incompiuta.

L’Allegro moderato inizia con una frase in pianissimo mormorata da violoncelli e contrabbassi e proseguita dai violini: più un “motto” che un vero primo tema, rappresentato invece da una struggente melodia esposta da oboe e clarinetto. Il secondo tema, introdotto da clarinetti e viole e intonato dai violoncelli, stempera la tensione iniziale in un clima amabile. Il motivo introduttivo diventa protagonista nello sviluppo, ricco d’inquietudini e drammatici accenti, per terminare disciogliendosi, lentamente, prima degli stentorei accordi finali.